Transizione ecologica: un passaggio obbligato per l’industria

Technology & Innovation

Materiali e tecnologie ecosostenibili, riduzione degli scarti e risparmio energetico. Ecco i pilastri dell’impegno sostenibile di OMET: l’azienda lecchese progetta e propone innovative soluzioni tecnologiche per garantire, oltre ad una maggior produttività e redditività ai clienti, anche la possibilità di dare un contributo per proteggere il pianeta, in linea con il richiamo delle istituzioni internazionali.

“La transizione ecologica è un tema fondamentale per tutto il mondo dell’industria – spiega il presidente Antonio Bartesaghi -. Tutti i processi produttivi sono obbligati, nel medio termine, a ridurre il loro impatto ambientale e ad affrontare con maggior attenzione temi come l’utilizzo delle risorse, dell’energia e delle materie prime. Personalmente ritengo che efficienza e sostenibilità non siano obiettivi contrapposti fra loro ma perfettamente integrabili e anzi, capaci di potenziarsi a vicenda”.
Il packaging e la carta, settori strettamente collegati alle attività delle divisioni OMET, sono senza dubbio “temi caldi” nelle discussioni ambientali di oggi. Già da anni, però, OMET è in prima linea sul fronte della sostenibilità con innovazioni tecnologiche ispirate al risparmio energetico e alla diminuzione degli sprechi.

La riduzione dei tempi di setup delle macchine, con innovativi sistemi elettronici, ad esempio, implica maggior efficienza e minor consumo di risorse, così come l’asciugamento con impianti LED degli inchiostri di stampa che permette di consumare molta meno energia. Il processo di asciugamento dell’inchiostro, detto “polimerizzazione”, con tecnologia LED elimina le emissioni di ozono che invece le vecchie tecnologie di asciugamento generano. Tutto il processo di stampa e quindi più eco-friendly.

Negli ultimi 2 anni OMET, insieme ai suoi partner, ha brevettato sistemi e tecnologie che permettono di diminuire di oltre il 50% i materiali di scarto e di avere risparmi sul trasporto e sui tempi di fermo macchina, rendendo il processo di stampa più sostenibile in termini di riduzione della Carbon footprint (emissioni di CO2).

“Gran parte della transizione ecologica per i nostri settori riguarda inoltre l’utilizzo di materiali di nuova generazione, sempre più sottili e riciclabili, ma spesso difficili da lavorare – spiega Bartesaghi -. Il nostro compito più importante è sviluppare una tecnologia in grado di stampare in altissima qualità anche su questi materiali, che soddisfano requisiti di sostenibilità ma spesso rappresentano una sfida come difficoltà di lavorazione e stampa”.

“I progetti sono tanti e non è comunque possibile quantificare un investimento su questo tema – conclude Bartesaghi -. La sostenibilità è un modus operandi che deve permeare tutta l’organizzazione e non solo riguardare l’innovazione tecnologica. OMET ha trasferito i suoi Headquarters quest’anno a Molteno: un importante cambiamento che per noi è stata occasione per introdurre uno spirito “green” in ogni comportamento aziendale. Il lavoro quotidiano di tutti è ispirato alla sostenibilità, a partire da azioni semplici come minimizzare il materiale cartaceo in azienda, ridurre gli sprechi, e differenziare al massimo i materiali di scarto per consentire il loro riutilizzo o il riciclo”.

Il Gruppo OMET è una delle realtà industriali più importanti e dinamiche del Nord Italia. Fondata nel 1963, è attiva nei settori stampa, tissue converting, movimentazione e cosmesi. Oggi conta oltre 400 dipendenti e una solida presenza internazionale in tutti i mercati. Il suo successo è costruito sulla continua ricerca dell’eccellenza e dell’innovazione, e la capacità di mantenere elevati livelli di qualità, affidabilità e servizio al cliente. Nel corso della sua storia, è sempre stata molto attiva sul fronte della responsabilità sociale, vicina ai suoi collaboratori e al territorio. OMET pone il rispetto per l’ambiente tra i suoi valori fondamentali, considerandolo un obbligo verso la società e le generazioni future.

Credits:
Articolo pubblicato sul magazine “IMPRESE” edito dal quotidiano La Provincia

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