Impact Labels spinge sulle etichette wraparound con una nuova macchina da stampa OMET XFlex X6

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Una nuova macchina da stampa OMET e un nuovo ribobinatore, per aumentare la produttività e spingere le vendite: così la Impact Labels di Brisbane vuole ampliare la sua quota di mercato nelle medie e grandi tirature.

Impact Labels è stata fondata nel 2005 da Byron Hudghton, che così ha voluto concretizzare il suo spirito imprenditoriale e la sua esperienza di 15 anni nel settore della stampa di etichette. Undici anni dopo, Impact è un marchio forte che fornisce etichette di alta qualità per il settore food & beverage e quello chimico, sia a livello locale che estero.

“Impact Labels è specializzata nella stampa di etichette su medie e grandi tirature – spiega l’amministratore delegato Byron Hudghton alla rivista Packaging news.com – e ha avuto successo grazie al modello di business basato sulla figura di proprietario-operaio. Da stampatore di etichette di mestiere, so come ottenere il risultato ottimale dalle macchine”.

Aumentare la produttività è stato l’obiettivo trainante per l’acquisto della nuova OMET XFlex X6. La macchina è stata fornita tramite Currie Group, agente OMET in Oceania, e installata lo scorso mese di marzo.

“E’ il primo accordo che concludiamo con Currie – racconta Hudghton -. Devo dire che siamo stati colpiti dal loro servizio. Una delle ragioni principali che ci hanno spinto a sceglierli è la presenza di una rete di ingegneri disponibili ad intervenire in loco in ogni regione. Un’altra è stata la richiesta dei nostri clienti di lavorare in modo più economico e più veloce: due cose che la OMET XFlex X6 ci consentirà di fare. Si tratta di un passo avanti nella produttività e nella qualità”.

La macchina ha già stampato due milioni di metri di film per etichette wraparound, categoria che in questo momento è molto richiesta, in particolare da aziende del settore beverage che stanno sostituendo le etichette autoadesive con quelle di questo tipo.

“Le etichette wraparound possono essere stampate con costi dimezzati – continua Hudghton – il materiale PP da 38 micron è più sottile di quello per etichette autoadesive e la bobina ne può caricare di più, riducendo il tempo di inattività per il produttore. Inoltre si lavora più velocemente. Insomma, ci sono vantaggi da ogni punto di vista”.

Impact Labels ha anche acquistato un ribobinatore ABG (AB Graphic Int) da Currie Group e ha in programma di acquistarne un altro nel prossimo futuro.

 La migliore della classe

Per stampatori come Impact Labels, che vogliono essere competitivi su un ampio portfolio prodotti, la OMET XFlex X6 è la macchina ideale, che garantisce risultati costanti ad alta velocità.

Secondo Mark Daws, General manager della Labels & Packaging Division del gruppo Currie, la macchina è di livello “top class”. “E’ un ottimo investimento per qualsiasi azienda che cerca alta produttività, efficienza e risultati di stampa sorprendenti”, afferma Daws.

La XFlex X6 è in grado di stampare etichette e imballaggi dalle grafiche complesse su una grande varietà di materiali e può combinare in linea unità per applicazioni speciali e finiture di pregio.

Caratteristiche e vantaggi della macchina includono un percorso carta breve, il registro perfetto alle massime velocità e risparmi di tempo notevoli in fase di avviamento grazie alla facilità di uso della macchina e alla sua ergonomia. Può raggiungere velocità di 200m/min su fascia 340mm, 430mm e 530mm.

Si ringrazia Packagingnews.com per l’autorizzazione alla pubblicazione

http://www.packagingnews.com.au/printing/impact-boosts-throughput-for-wraparound-labels-with-new-press#wdm46vjdWzZb47Ps.99

Nella foto: il team Impact Labels (Amministratore delegato Byron Hudghton a sinistra) con la nuova macchina da stampa OMET XFlex X6

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