Kindler Etikettenservice fa il salto di qualità con una OMET X6 progettata durante la pandemia
Nell’autunno 2021 l’azienda tedesca Kindler Etikettenservice GmbH ha installato e messo in funzione nuova macchina da stampa Omet x6 a nove colori: una macchina progettata e installata con il supporto di Chromos GmbH con il duplice obiettivo di espandere la capacità produttiva di etichette di alta qualità e sviluppare la tecnologia per prodotti di nicchia.
La Kindler ha deciso di effettuare questo investimento importante, su una macchina configurata ad hoc sulle proprie esigenze, nonostante la pandemia e le difficoltà di contatto create dalle restrizioni, portando avanti la filosofia aziendale di continuare ad investire sulla tecnologia.
La nuova Omet x6 di Kindler è dotata di nove unità di stampa, oltre a due gruppi peel & seal e a un laminatore per l’aggiunta di un ulteriore strato di materiale. Consente la produzione di una vasta gamma di etichette, dalle peel-off e multistrato fino a quattro strati, sempre più richieste dal mercato, fino alle etichette industriali.
La stabilità della macchina, la larghezza della bobina e la velocità di stampa la rendono adatta alla produzione di grandi volumi di etichette del segmento di alta qualità. La Kindler è stata quindi in grado di aumentare sia la capacità produttiva che le possibilità di tiratura, rafforzando notevolmente la propria posizione in tutti i segmenti di mercato.
Per Klaus Sedlmayr, amministratore delegato di Chromos – è stato straordinario che un cliente abbia fatto un investimento di questa portata e complessità senza aver mai visitato il costruttore o aver visto il modello in produzione: a causa del Covid, non era possibile effettuare test approfonditi o dimostrazioni del prodotto in loco e non aveva altra scelta se non quella di fidarsi della sua intuizione. “In queste condizioni, l’ordine è stato un grande atto di fede” ha dichiarato.
“Durante le trattative abbiamo visto che anche richieste più complesse venivano soddisfatte con soluzioni creative e allo stesso tempo pratiche – dice Thorsten Kindler -: per ottimizzare la configurazione, abbiamo ricevuto molti input sia da Chromos che da Omet. Ciò ha confermato la nostra sensazione di avere a che fare con partner esperti con una vasta conoscenza tecnica del settore. Il pacchetto complessivo comprendeva anche la formazione o l’assistenza post-vendita
Di seguito riportiamo l’articolo completo:
Una collaborazione costruttiva porta grandi risultati
Kindler Etikettenservice ha installato una OMET X6 in condizioni di pandemia, con consulenza e gestione da parte di Chromos GmbH.
Di Klemens Ehrlitzer
Per quanto sia vecchio il detto che ogni crisi offre anche un’opportunità, in questo caso Kindler Etikettenservice GmbH ha utilizzato sapientemente il periodo della pandemia di Coronavirus per procedere all’investimento in una nuova macchina da stampa OMET X6 a nove colori con il supporto di Chromos GmbH. Da un lato, è stata coraggiosa ad affrontare una decisione di tale portata nonostante le limitate opportunità di contatto. Dall’altro, ha creato un terreno fertile per nuove idee, come riferiscono in questo articolo Thorsten Kindler, socio amministratore dell’azienda familiare di Endingen, e Klaus Sedlmayr, amministratore delegato di Chromos GmbH.
L’installazione della OMET X6 nell’ottobre 2021 e la messa in funzione nel mese successivo si sono svolte senza problemi. L’integrazione della nuova macchina nella routine produttiva quotidiana è avvenuta secondo i piani. Anche le aspettative di Thorsten Kindler di portare avanti la filosofia dell’azienda con investimenti costanti in tecnologia sono state soddisfatte. E’ così che l’etichettificio di Endingen cerca di offrire ai propri clienti soluzioni personalizzate che soddisfino con precisione le loro esigenze.
Due scopi e un’unica soluzione.
A questo punto, un tipico comunicato stampa avrebbe già fornito le informazioni di suo dovere. Ma vogliamo sottolineare la particolarità di questo progetto, che sta nella fase preparatoria dell’investimento: dopo mesi di dialogo a distanza ha prodotto una soluzione che va ben oltre la richiesta iniziale e prende almeno due piccioni con una fava. Inizialmente c’era solo l’esigenza di aggiornare una macchina esistente con una tecnologia adeguata per realizzare un prodotto specifico. Parallelamente, Thorsten Kindler aveva pianificato la sostituzione di una macchina più vecchia. Questi due aspetti – l’espansione della capacità di produzione di etichette standard di alta qualità e l’espansione della tecnologia di produzione di prodotti di nicchia – sono piuttosto contraddittori e sarebbe meglio considerarli separatamente. Questa è l’opinione popolare. Ma qui è entrata in gioco la situazione particolare dovuta al Coronavirus, quando gli spostamenti erano in gran parte azzerati e si passava più tempo alla scrivania che al volante sia nella tipografia Kindler che nella società commerciale Chromos, agente OMET per i paesi di lingua tedesca. Durante le ore di ufficio germogliavano nuove idee, e dopo un intenso scambio di informazioni è emersa una configurazione di stampa con combinazioni molto poco convenzionali. Una macchina così configurata non era mai stata realizzata, ma alla fine è riuscita a combinare entrambe le esigenze citate.
Adatta per etichette speciali e grandi tirature.
La nuova OMET X6 di Kindler è dotata di nove unità di stampa, oltre a due unità di cross-over e un laminatore per l’alimentazione di un ulteriore nastro di materiale. Consente un’ efficiente produzione di etichette peel-off e multistrato fino a quattro strati. Nell’industria, la domanda di etichette di questo tipo è aumentata rapidamente negli ultimi anni, perché sulle etichette devono essere riportate sempre più informazioni. I motivi sono, ad esempio, il Sistema mondiale armonizzato di classificazione ed etichettatura delle sostanze chimiche (GHS); il Regolamento (CE) n. 1272/2008 relativo alla classificazione, all’etichettatura e all’imballaggio delle sostanze e delle miscele che stabilisce requisiti uniformi per la classificazione, l’etichettatura e l’imballaggio (CLP) (Classification, Labelling and Packaging); o semplicemente le avvertenze che devono essere stampate in diverse lingue. Con questa nuova macchina da stampa, i singoli strati dei prodotti possono essere stampati sul fronte e sul retro in un unico passaggio e successivamente trasformati in un’etichetta multistrato. È possibile produrre anche etichette di formato più grande, spesso utilizzate in applicazioni industriali.
Le etichette multiple sono una parte importante della gamma di prodotti dell’azienda Kindler, quindi la gamma di possibilità tecniche è stata notevolmente ampliata con l’installazione di OMET X6. Inoltre, la stabilità di processo della OMET X6, la larghezza della bobina e la velocità di stampa la rendono adatta alla produzione di grandi volumi di etichette di alta qualità. A posteriori, possiamo dire che la tipografia Endingen è stata quindi in grado di aumentare sia la capacità produttiva sia le opzioni di tiratura, consentendo all’azienda di rafforzare notevolmente la propria posizione in tutti i segmenti di mercato.
Vedere con i propri occhi … o fidarsi
Per Klaus Sedlmayr di Chromos GmbH è stato straordinario che un cliente abbia fatto un investimento di questa portata e complessità senza aver mai visitato il costruttore della macchina o aver visto il modello in produzione. “In queste condizioni, l’ordine è stato un grande atto di fede”. In passato, la società commerciale aveva avuto a che fare con Kindler GmbH solo come fornitore di una linea di converting molti anni prima.
Thorsten Kindler ammette di aver assunto un certo rischio. Ma poiché non era possibile effettuare test approfonditi o dimostrazioni del prodotto in loco con nessun produttore durante la fase di lockdown per il Coronavirus, non aveva altra scelta se non quella di fidarsi della sua intuizione. “Durante le trattative abbiamo sperimentato più volte che anche le richieste più complesse venivano soddisfatte con soluzioni creative e allo stesso tempo pratiche – dice -. In termini di configurazione della macchina, abbiamo ricevuto molti input sia da Chromos che da Omet. Ciò ha confermato la nostra sensazione di avere a che fare con partner esperti che hanno una vasta conoscenza tecnica del settore. Poiché il pacchetto complessivo, che comprendeva anche la formazione o l’assistenza post-vendita, era adeguato, la nostra decisione è stata assolutamente giusta, posso affermarlo anche a posteriori.”
L’alto valore del servizio
Secondo Thorsten Kindler, tutti gli aspetti che vanno oltre la pura tecnologia delle macchine sono comunque una parte importante della valutazione. Per quanto riguarda l’assistenza, afferma: “Il supporto non deve essere intenso solo durante la decisione di acquisto, ma anche quando è necessario un servizio rapido e valido dopo cinque anni”. Una richiesta della Kindler era, ad esempio, che Chromos consegnasse la macchina con l’equipaggiamento iniziale completo. In installazioni precedenti presso la Kindler era capitato che, dopo la messa in funzione, mancassero o dovessero essere riordinati alcuni singoli componenti. “L’attrezzatura iniziale fornita da Chromos, invece, era completa” afferma Thorsten Kindler dopo oltre 6 mesi di produzione. Ciò che può essere una nota marginale agli occhi di alcune aziende è per lui un buon indice di alta qualità del servizio.
Per poter avviare la produzione con la nuova macchina da stampa come previsto, l’azienda ha dovuto predisporre alcune cose. Nella sala stampa è stata smantellata una vecchia macchina da stampa per creare lo spazio necessario e allo stesso tempo creata un’infrastruttura. La nuova OMET X6 è stata posizionata in linea con due macchine da stampa digitali con i rispettivi lati operativi uno di fronte all’altro. Ciò favorisce la comunicazione tra gli operatori delle macchine da stampa: significa che tutti possono imparare gli uni dagli altri durante la produzione. Questo semplifica anche la formazione.
Sfruttare le possibilità della nuova macchina
Un fattore chiave per il successo di una nuova installazione è la sua perfetta integrazione nell’ambiente generale della tipografia. Il primo passo è quello di affrontare gli aspetti tecnici della nuova linea di produzione. È necessario investire tempo sufficiente per capire quale combinazione di cliché, materiale di stampa, formulazione dell’inchiostro sia necessaria. Poi devono essere coinvolti gli altri reparti, come la prestampa e la produzione di cliché. Per il calcolo è necessario determinare e inserire tutti i singoli parametri della nuova macchina da stampa. Tutti gli ingranaggi devono girare con precisione per ottimizzare la qualità, la produttività e l’economicità. Thorsten Kindler sottolinea però che il contributo principale è dato dai dipendenti: “I migliori macchinari non servono a nulla se non ci sono dipendenti che ne padroneggiano la tecnologia e portano avanti l’intero processo produttivo”.
Grazie all’esperienza acquisita nella diligente fase di avvio e alla concretezza del reparto di prestampa, Kindler è riuscita a ottenere miglioramenti visibili nella qualità di stampa anche su soggetti impegnativi, ad esempio con sottili sfumature di colore. A titolo di esempio, Thorsten Kindler porta un’etichetta per bottiglie di vino prodotta con la OMET X6.
Continuare la crescita costante anche in futuro
Dopo l’attenta fase di familiarizzazione, per la quale l’azienda si è concessa il tempo necessario, l’utilizzo della macchina è aumentato progressivamente. Il funzionamento su più turni della OMET X6 non dipende tanto dalla situazione degli ordini quanto dalla disponibilità di personale operativo adeguato. Per questo, a partire dall’estate del 2022, l’azienda ha cercato di istruire il maggior numero possibile di operatori sul funzionamento della macchina.
Avere una buona capacità produttiva è necessario in tutti i settori di mercato. Per Kindler lo è soprattutto con riferimento alle applicazioni industriali, ad esempio nel settore chimico. Ma per la sua posizione nella regione di Kaiserstuhl, il segmento dei vini e degli alcolici è strategico. La gamma è completata da etichette per alimenti e cosmetici. In tutti questi campi, l’azienda intende perseguire con coerenza l’obiettivo di una crescita di qualità e continua.
Il tema della sostenibilità, con la riduzione del consumo energetico, il miglioramento dello smaltimento dei rifiuti, è diventato sempre più importante. Per questo motivo, Kindler Etikettenservice GmbH si è recentemente certificata secondo lo standard internazionale di gestione ambientale ISO 14001 e ha implementato un sistema di gestione ambientale in aggiunta alla gestione della qualità.
Ascoltare il mercato come ricetta per il successo
Rolf Kindler ha fondato Kindler Etikettenservice GmbH nel 1993 con una macchina da stampa rotativa e una linea di converting. Negli anni successivi si sono aggiunti altri sistemi per la stampa tipografica, serigrafica e digitale. Il business delle etichette adesive in rotolo è in continua crescita. Nel 1998, l’azienda si è trasferita nell’attuale sede di Endingen am Kaiserstuhl per soddisfare esigenze di maggiore spazio. Nel 2002 si è aggiunta DPI Medienservice come consociata, e da allora il servizio di prestampa è disponibile “in-house”. Nel corso del tempo, la gamma di servizi è stata gradualmente ampliata per includere la stampa digitale e la produzione di multistrato. La tecnologia viene costantemente aggiornata in modo che le esigenze dei clienti vengano soddisfatte dai macchinari. Per Rolf Kindler, essere all’avanguardia della tecnologia significava anche essere sempre un passo avanti rispetto alla concorrenza.
Thorsten Kindler, attuale amministratore, cerca di portare avanti l’azienda di famiglia secondo questa linea guida, con i suoi attuali 40 dipendenti. La seconda generazione è attiva dal 2010. La successione si è svolta armoniosamente negli anni successivi, seguendo i principi di suo padre: “Sviluppare sensibilità per ciò che il mercato chiede”. Le esigenze dei clienti vengono esplorate attraverso il dialogo: chi conosce i trend di mercato può offrire soluzioni orientate al cliente nel lungo periodo. La tecnologia necessaria a questo scopo viene a sua volta selezionata insieme a fornitori competenti.