Training su una linea OMET per gli studenti dell’Istituto Fiocchi
Il 27-28 aprile 80 studenti dell’Istituto Fiocchi di Lecco hanno incontrato esperti e tecnici OMET nell’ambito del progetto “Digital…mente da sensore al cloud organizzato” organizzato e coordinato dal Prof Fabio Coppola. Il progetto si inserisce all’interno della proposta formativa che vede al centro il Laboratorio Territoriale per l’Occupabilità (LTO), da qualche anno a disposizione di scuole e aziende del territorio.
Durante le due giornate di lavoro sulla OMET XFlex X5, macchina per la produzione di etichette e imballaggi ospitata presso il Laboratorio, gli studenti hanno avuto occasione di sperimentare la messa in servizio e l’avviamento di una stampante flessografica e di approfondire la progettazione meccanica, elettronica e gli aspetti di servitizzazione della linea. Le lezioni sono state tenute da Tadas Trusas, OMET Senior Print Demonstrator, Stefano Castagna, OMET Mechanical R&D Director, Amerigo Manzini, OMET R&D Consultant, Andrea Calcagni OMET Servitization Manager, Andrea Gamba, Electronic R&D Department.
“Digital…mente si rivolge soprattutto a studenti del quarto e quinto anno di istituti tecnici e professionali ad indirizzo meccanico, elettrico e informatico – spiega il Dirigente Gianluca Mandanici – offrendo occasioni di alta formazione in cui ciò che si è appreso in ambito scolastico si amplia e si integra grazie al prezioso supporto di tecnici aziendali qualificati di OMET e di altre aziende. In questa importante occasione, gli studenti potranno formarsi e lavorare sulla macchina OMET XFlex X5 per la produzione di etichette e imballaggi ospitata nell’LTO dal 2019”.
Il Laboratorio è un progetto di Rete promosso e coordinato da Confindustria Lecco e Sondrio, con capofila l’IIS Fiocchi e finanziato nell’ambito del bando promosso dal MIUR dedicato ai “Laboratori Territoriali. La macchina è stata concessa in prestito d’uso a titolo gratuito da OMET, e costituisce il fulcro dell’attività svolta all’interno dello spazio: consente agli studenti di mettere in pratica quanto appreso, andando oltre le simulazioni.
“Siamo orgogliosi di aver contribuito a questo progetto – dice Antonio Bartesaghi, OMET CEO -. E’ una preziosa occasione per far capire agli studenti cos’è una macchina da stampa e dar loro modo di confrontarsi con la tecnologia. Confidiamo che questo progetto renda più facile in futuro la ricerca di professionalità e competenze capaci di sostenere la crescita di aziende come la nostra”.