Cubit France Technologies, un perfetto esempio della tecnologia “su misura” firmata OMET
Cubit France Technologies, uno dei leader europei nella produzione di ticket, ha scelto la tecnologia e l’esperienza OMET: i loro prodotti sono utilizzati in diversi settori e applicazioni, in oltre 50 paesi del mondo. In questa intervista Stephane Carle, presidente del gruppo CFT, ci racconta l’inizio della loro attività nel 1989, la loro crescita e la scelta di installare una OMET X5 nel loro parco produttivo. CFT è un esempio perfetto di come OMET sia in grado di adattare ogni macchina alle richieste dei clienti, seguendo passo passo il progetto dall’ordine all’installazione finale.
La vostra produzione riguarda diversi tipi di ticket. Qual è la tipologia più richiesta?
Principalmente ticket per parcheggi, trasporti pubblici e biglietteria autostradale. I nostri prodotti sono presenti in oltre 100 città in tutto il mondo e abbiamo sviluppato un forte know-how e molta esperienza nella stampa offset e nella codifica dei biglietti magnetici e RFID. Produciamo anche biglietti per sistemi box office, musei, piscine, parchi, impianti di risalita, controllo accessi, pay and display, ricevute … Produciamo ticket con o senza banda magnetica, in cartone, carta termica, materiali compositi o poliestere, in vari spessori.
Da un punto di vista tecnologico, qual è il passaggio più critico nella stampa di questi prodotti?
La stampa è solo il 50% del prodotto finale: l’applicazione di strisce magnetiche, il taglio, le perforazioni, la piegatura a ventaglio, la codifica e un buon imballaggio sono l’altro 50%. La produzione deve essere molto precisa, non solo nella stampa ma soprattutto nei processi di conversione (perforazione, taglio longitudinale e laterale). Quando i biglietti sono prodotti da distributori di parcheggi o altre macchine, devono essere estremamente precisi e funzionali all’applicazione finale.
La loro produzione prevede alcune abilità o licenze specifiche?
Sì! I principali costruttori (Skidata, THALES, Designa ecc) richiedono licenze ogni anno.
Qual è la vostra posizione sul mercato e qual è il vostro vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza?
Siamo una piccola azienda: flessibile, veloce e in grado di comprendere il mercato. Lavoriamo vicino a clienti e fornitori.
Quali sono i vostri progetti per investimenti futuri e le vostre prospettive di crescita?
Tutta l’azienda si sta trasferendo in un nuovo edificio, prevediamo di farlo nell’agosto 2020 senza interrompere la produzione. Il nuovo stabilimento è ben posizionato rispetto a Dunkerque: avremo fibra ottica e una sede più silenziosa ed ecologica (dotata di fotovoltaico e riciclo pioggia). Una nuova era!
Lavorate di più sul mercato interno o sulle esportazioni?
Lavoriamo al 60% con clienti francesi e al 40% all’estero. Abbiamo dei partner in Europa.
Avete recentemente investito in un OMET XFLEX X5, perché e come avete scelto questa macchina?
Abbiamo confrontato e testato tutti gli altri produttori in Europa e Cina: abbiamo fatto la nostra scelta non solo per la macchina, ma per il team OMET: è stato l’unico in grado di combinare i nostri strumenti speciali con la tecnologia flexo. L’ufficio tecnico OMET ha collaborato con noi per studiare le migliori soluzioni alle nostre esigenze, progettando nuove unità e adattando i loro standard per integrarsi perfettamente con le nostre apparecchiature “esterne” (perforatore, cartella ventole, testina di stampa digitale). Hanno fatto un lavoro perfetto.
Come è iniziata la collaborazione con OMET?
Collaboriamo con OMET dal 2009, quando è stata installata la prima OMET Flexy. Ora nel 2020 la OMET X5 ha aumentato la produzione del 400%, con una migliore qualità. Le nostre aspettative di aumento della produttività, calcolate 1 anno fa, si sono avverate con la nuova macchina, quindi siamo molto soddisfatti.
Fra tutte le proposte / innovazioni tecnologiche OMET, quale apprezzate maggiormente?
La regolazione e il controllo automatico del registro delle unità di stampa e converting, a mio avviso, sono le chiavi per raggiungere il risultato perfetto che desideravamo dall’inizio. Grazie, OMET.