A OMET TV si parla di smart labels

Technology & Innovation

“La smart label è un concetto altamente innovativo perché introduce alcuni componenti elettronici stampati nell’etichetta standard, rendendola capace di interagire”. La quindicesima puntata di OMET TV ha avuto come protagoniste le etichette intelligenti e le loro applicazioni, con la partecipazione di Francesca Scuratti, Product Developer Manager di Ribes Tech, start-up del gruppo OMET specializzata nell’elettronica stampata.

L’aspetto estetico dell’etichetta di un prodotto è il driver principale per la scelta di un consumatore. Nonostante questo, la maggior parte della superficie dell’etichetta è generalmente utilizzata per riportare informazioni, a discapito della sua appetibilità. Le smart labels rispondono a questa esigenza donando appeal all’etichetta grazie all’interazione con il consumatore e a nuove caratteristiche come la multimedialità, l’effetto Wow e l’anticontraffazione.
“Un’etichetta intelligente è composta da tre elementi principali: un film fotovoltaico, che è la base e il fulcro dell’etichetta, alcuni circuiti con logica elettronica e infine un display elettrocromico stampato” racconta Francesca Scuratti, Product Developer Manager di Ribes Tech, start up del Gruppo OMET con sede a Milano, che produce e commercializza film plastici fotovoltaici, stampati appunto su plastica con macchine da stampa rotative. “Un’etichetta intelligente sembra una normale etichetta stampata – continua la Scuratti – ma in realtà può reagire a eventi specifici. Ad esempio, l’apertura del prodotto può attivare il display elettrocromico e permettere all’utente finale di avere un feedback ottico di qualcosa che è successo al prodotto”.
“Le applicazioni di una smart label sono piuttosto ampie e possono spaziare da alcune applicazioni più semplici ad altre più complesse – spiega l’intervistata al microfono di OMET TV -. Ad esempio una smart label permette di valutare l’autenticità e l’integrità di un prodotto, fornendo al cliente la certezza che non sia stato manomesso e sia autentico. Potremmo immaginare alcune applicazioni più dinamiche, ad esempio dopo l’apertura del prodotto: il cliente può aver bisogno di sapere quando è il momento di buttare un cosmetico aperto e l’etichetta potrebbe visualizzare un conto alla rovescia che si attiva dopo l’apertura e comunica quanto tempo resta prima di doverlo buttare via”.
“Ovviamente questo tipo di etichette sono un po’ più costose delle etichette standard – conclude la Scuratti – semplicemente perché gli inchiostri e i materiali che usiamo per produrle sono particolari, devono essere elettronicamente attive. Ovviamente la vera sfida è riuscire a impostare un processo produttivo scalabile industrialmente, sia in termini di volume che di prezzo”.
La quindicesima puntata della web series ideata da OMET e condotta da Armando Garosci è stata pubblicata il 23 dicembre 2021 ed è visibile gratuitamente sui canali social OMET e sul sito web dedicato (http://omet-tv.omet.com ).

Riguarda l’intervista a Francesca Scuratti – OMET TV, Puntata 15
https://youtu.be/Nwy7r9jKgH0

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