La sostenibilità della stampa flexo UV LED: Caiani a OMET TV
“La tecnologia flexo UV negli ultimi anni ha avuto un grande sviluppo perché presenta molti vantaggi tecnici, ma l’UV LED è più sostenibile perché consente maggior risparmio energetico e non produce ozono né contiene mercurio”. Paolo Caiani, Technical Manager di Sun Chemical Italia, marchio internazionale leader nella produzione di inchiostri, vernici e pigmenti per il settore delle arti grafiche, è stato l’ospite dell’undicesima puntata di OMET TV. La sua intervista si è focalizzata sul confronto fra stampa flexo UV e stampa flexo UV LED.
“La tecnologia flexo UV si integra molto bene con altre tecnologie di stampa come la offset UV e la serigrafia UV, dando la possibilità ai produttori di sviluppare macchine da stampa combinate, che permettono di ottenere lavorazioni più elaborate e complesse, e trovano applicazione nel mondo delle etichette narrow web – spiega Caiani -. Lo sviluppo tecnologico che abbiamo avuto a livello di macchine, di fotopolimeri e di anilox permette di mettere in evidenza le caratteristiche tipiche degli inchiostri flexo UV ovvero l’elevata forza colorante, l’elevata qualità di stampa, paragonabile alla stampa offset, e la stabilità degli inchiostri flexo UV che non sono liquidi e permettono di utilizzare degli anilox particolarmente fini senza paura di avere l’essiccazione in macchina”.
Per alcuni aspetti, ad esempio sotto il profilo del risparmio energetico, la tecnologia UVLED si dimostra più sostenibile. “La tecnologia UV tradizionale si basa su lampade a mercurio che emettono una radiazione ultravioletta, ma circa il 30% dell’energia prodotta si disperde in calore: questo provoca alcune problematiche quando si deve lavorare con materiali termosensibili come i film plastici, perché diventa necessario raffreddare per evitare che il materiale si deteriori. Nel caso dell’UV LED abbiamo a che fare con dei diodi che emettono radiazioni una volta percorsi da corrente elettrica, ma si tratta di una radiazione fredda, senza dispersione di calore e quindi senza deformazione del materiale”.
Un altro aspetto emerso in ottica di sostenibilità è che le lampade UV tradizionali generano ozono e sono a mercurio, che pertanto deve essere smaltito: le lampade UV LED sono esenti da mercurio e non producono ozono.
“Le lampade UV-LED hanno un’impostazione on-off in cui la lampada appena accesa è subito al 100% dell’efficienza, a differenza delle lampade tradizionali che hanno bisogno di un tempo di attivazione e pertanto durante le pause non possono essere spente perché queste, come accade ad esempio con i riflettori degli stadi, devono essere raffreddate prima di poter ripartire. Questo porta ad avere dei grossi risparmi a livello energetico, anche perché le lampade LED consumano mediamente meno energia”.
L’undicesima puntata della web series ideata da OMET e condotta da Armando Garosci è stata pubblicata il 28 ottobre 2021 ed è visibile gratuitamente sui canali social OMET e sul sito web dedicato (http://omet-tv.omet.com ).
Riguarda l’intervista a Paolo Caiani – OMET TV, Puntata 11
https://www.youtube.com/watch?v=1sqQFjjJG9A